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Giocatori dell’Atletico Tùcuman donano le loro maglie per liberare un barra brava.

29 ottobre 2013

 

jazo

Jorge Javier “Jazo” Acevedo (nella foto), fratello del capo della barra barra dell’ Atletico Tùcuman, è stato liberato dal carcere di Villa Urquiza della città di San Miguel de Tùcuman la sera di sabato 26 ottobre grazie ai 20.000 pesos (circa 2500 euro) raccolti da “La Inimitable“.

“Jazo” era accusato di aver sparato ad una guardia carceraria e si trovava rinchiuso in carcere dall’ 11 giugno del 2011. Il 15 agosto scorso il giudice Alejandro Tomas respinge la richiesta degli avvocati di scarcerare Acevedo visti i due anni di detenzione preventiva ormai scaduti ma la Corte di Appello il 10 ottobre raccoglie la richiesta ma fissa la “penale” da versare per la libertà  in 20.000 pesos.

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Appena saputa la notizia, “La Inimitable” attraverso il referente Gustavo Gonzales Acevedo (fratello de “Jazo”) ha fatto sapere che era aperta una raccolta fondi per raccogliere la somma, dato che la famiglia non poteva permettersi tale somma.
Venerdì 18 ottobre, un gruppo di barras si è recato allo stadio “Monumental Josè Fierro” durante l’allenamento della squadra ed ha chiamato a raccolta i giocatori.
Dopo un breve discorso, nella quale giuravano l’appoggio alla squadra nella partita successiva contro l’ Huracan nonostante la classifica deficitaria, hanno anche fatto cenno alla colletta in atto per la scarcerazione del barra.
La domenica i giocatori scendono in campo e battono l’ Huracan per due reti a zero e di comune accordo, decidono di mettere le maglie utilizzate per quel match in vendita alla cifra di 400 pesos (circa 50 euro).
L’appello viene raccolto e le maglie vengono vendute tutte. La cifra è raccolta e sabato “Jazo” è libero e può tornare nella sua casa nel barrio di “El Sifòn”.

6 commenti leave one →
  1. 29 ottobre 2013 08:53

    La differenza tra Argentina e Italia: la pagano per far uscire di galera i propri tifosi, qui non ti salutano nemmeno se vai a Pechino a seguirli…… Indegni……
    Argentina un pais con buena gente

  2. bomberpruzzo permalink
    29 ottobre 2013 13:15

    Si mi immagino come si è svolto il dialogo dei tifosi con i giocatori!!!
    In argentina hanno da tempo superato la fase del tifo anche ultras e adesso si tratta solo di delinquenza

    • ostialad permalink*
      31 ottobre 2013 07:24

      Ma chi l’ha mai detto che in Argentina ci sono gli “ultras”? Vatti a rileggere l’intervista che abbiamo fatto per Sportpeople, ti spiega per bene la differenza che c’è tra il modello argentino ed il resto del mondo.

      • BomberPruzzo permalink
        31 ottobre 2013 13:10

        Infatti io non ho detto questo e tra l’altro mi piace molto il vostro blog solo che non condivido il giustificare e a volte sembra quasi appoggiare, certe situazioni e comportamenti che riguardano solamente criminalità spicciola portata a livelli esagerati ,come spararsi per strada tra “attivisti” dello stesso partito mentre si appendono manifesti elettorali e che col calcio non c’entrano nulla.

        P.s. con questo non pensare di avere davanti il classico borghesotto benpensante che vive nel suo bel quartierino benestante e che sputa sentenze perchè non è così vivendo a Ladispoli e guidando autobus a Ostia realtà che credo tu ben conosca.
        Per non parlare dei quasi vent’anni passati nella curva più bella del mondo (una volta…..purtroppo).

        Un saluto

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